Bonus Bebè 2018, una guida in pillole
Un assegno mensile destinato alle famiglie con un figlio nato, adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 e con un ISEE non superiore a 25.000 euro. Il dottor Franco Amato dello Studio Arca ci spiega, in pillole, di cosa si tratta e come funziona l’assegno di natalità (o Bonus Bebè).
Il Bonus Bebè, introdotto nel 2015, anche chiamato assegno di natalità, è un contributo economico che lo Stato eroga, tramite l’INPS, ai nuclei familiari per ogni nuovo figlio nato o adottato. Per i figli nati o adottati tra il 01/01/2015 e il 31/12/2017, il contributo è riconosciuto fino ai tre anni di vita del bambino o fino ai tre anni dall’ingresso del figlio adottivo nel nucleo familiare.
Per i figli nati o adottati dal 01/01/2018, la Legge di Bilancio 2018 ha ridotto la durata del contributo al solo primo anno di vita o di adozione. L’agevolazione spetta a condizione che il nucleo familiare abbia, al momento della domanda e per tutto il periodo del contributo, un ISEE non superiore a € 25.000.
Il bonus è pari a:
- € 80 al mese se il valore ISEE non supera € 25.000 annui;
- € 160 al mese se il valore ISEE non supera € 7.000 annui.
Se la domanda viene presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’adozione il bonus è riconosciuto dalla nascita o dall’adozione, altrimenti viene riconosciuto dal momento della presentazione della domanda.
La domanda va presentata telematicamente all’INPS mediante:
- PIN personale di accesso al portale;
- Patronati
Franco Amato
Dottore Commercialista